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Le donne che risultano lavorare, pertanto, coerentemente anche con i settori di prevalenza, dove riescono a trovare impiego, sono nella posizione di dipendenti subordinate (la quasi totalità del campione che totalizza un 82% di quota proporzionale). Libere professioniste e lavoratrici in proprio esistono anche se nella misura del 16%, a dimostrazione del fatto che spirito di inventiva e coraggio sul mercato non sono caratteristiche che sembrano mancare alle donne napoletane, seppure è vero che una struttura di mercato come quella attuale, priva di certezze e ricca di compromessi, porta il cercare un rifugio sicuro, quando possibile, in ruoli subordinati e di dipendenza
\r\n\r\nFigura 1.46: Distribuzione delle donne residenti per posizione occupazionale – Elaborazioni del Dipartimento di Scienze sociali Università di Napoli Federico II su dati Statistiche Comune di Napoli 2001
\r\nDisaggregando il dato per municipalità, quello che si può notare è che imprenditrici e liberi professionisti siano maggiormente presenti in municipalità come la 1 e la 5, i lavoratori in proprio in tutte le altre, mentre tratto comune restano gli alti picchi di dipendenti per tutte le municipalità.
\r\n\r\nFigura 1.47: Distribuzione delle donne residenti per posizione occupazionale e per municipalità – Elaborazioni del Dipartimento di Scienze sociali Università di Napoli Federico II su dati Statistiche Comune di Napoli 2001
\r\nA cura del Dipartimento di Scienze sociali Università di Napoli Federico II Direzione e coordinamento: Enrica Amaturo, Anna Maria Zaccaria Gruppo di ricerca: Flavia Menna, Dario Minervini, Gabriella Punziano
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